Ubisoft ha scatenato una polemica con la sua argomentazione legale secondo cui i giocatori non sono proprietari dei loro giochi, siano essi acquistati in formato digitale o come copie fisiche, ma acquisiscono solo una licenza limitata per accedervi. Questa posizione è emersa in risposta a un'azione legale collettiva presentata in California in merito a The Crew, un gioco di corse solo online lanciato nel 2014. Nel 2024, Ubisoft ha chiuso i server del gioco, rendendolo ingiocabile anche per coloro che avevano acquistato i dischi fisici. I querelanti, che hanno acquistato il gioco nel 2018 e nel 2020, sostengono di essere stati indotti a credere di possedere The Crew a titolo definitivo, aspettandosi un accesso a lungo termine, in particolare con le copie fisiche, che storicamente implicavano la proprietà.
La difesa legale di Ubisoft sostiene che la confezione del gioco, le condizioni d'uso e gli avvisi all'interno del gioco indicavano chiaramente che agli acquirenti era stata concessa una licenza, non una "proprietà illimitata". Ubisoft ha anche sostenuto che la causa potrebbe essere intempestiva, citando la prescrizione californiana di quattro anni, poiché gli acquisti hanno preceduto di diversi anni la chiusura dei server. Questa posizione riflette un cambiamento più ampio nel settore, dove gli accordi di licenza regolano sempre più spesso gli acquisti di giochi sia digitali che fisici, limitando i diritti dei consumatori.
Il caso si inserisce nelle crescenti tensioni tra le aspettative dei giocatori e la realtà del gioco moderno. Le copie fisiche, un tempo considerate una proprietà tangibile, sono ora spesso soggette alle stesse restrizioni dei download digitali, e dipendono dal supporto dei server, dagli aggiornamenti o dalle decisioni degli editori. Una legge californiana del 2024 impone ai negozi digitali di chiarire che "acquistare" un gioco significa in genere concederlo in licenza, non possederlo in toto, una mossa volta alla trasparenza ma che evidenzia quanto questo modello sia diventato pervasivo. La posizione di Ubisoft, pur essendo legalmente fondata, ha attirato le critiche dei giocatori e dei sostenitori dei consumatori che sostengono che mina la fiducia, in particolare quando i dischi fisici diventano inutili senza una modalità offline, come nel caso di un altro titolo di Ubisoft, Assassin's Creed Shadows.
D'altro canto, Ubisoft insiste sul fatto di essere stata chiara riguardo alle limitazioni di The Crew, facendo riferimento alle pratiche standard del settore in cui l'accesso perpetuo non è garantito né fattibile per i giochi che dipendono dall'online. I critici, tuttavia, ritengono che si tratti di un'esca, sostenendo che i supporti fisici creano una ragionevole aspettativa di giocabilità duratura. La causa rimane irrisolta, ma sottolinea un dibattito cruciale: con l'evoluzione dei giochi in servizi, cosa significa "proprietà"? Per ora, la posizione di Ubisoft indica che anche i dischi fisici possono offrire poco più di un diritto temporaneo al gioco, lasciando ai giocatori il compito di navigare in un panorama in cui il controllo è saldamente in mano agli editori. Fortunatamente, i server di altri giochi sono ancora attivi e funzionanti e potete trovare le migliori offerte per The Crew 2 con il nostro comparatore di prezzi.